GLI ULTIMI VERSI DELL’EX BANDITO DI CASTELLANETA – da La Repubblica

di Vittorio Curci

Si è spento qualche giorno fa a Bologna, sua città adottiva. Aveva 82 anni. Sante Notarnicola era nato a Castellaneta ed era noto per aver fatto parte della banda Cavallero che negli anni ’60 imperversò tra Milano e la provincia di Torino. Condannato all’ergastolo, il “bandito”, come lui stesso si definì al momento dell’arresto, scoprì in carcere la poesia: “Poesia come strumento di agitazione. Poesia per rompere l’isolamento. Poesia come difesa dall’abbrutimento della prigione. Poesia per amare ancora, per vivere ugualmente una vita”. Il suo ultimo libro, Versi elementari, è stato recentemente pubblicato da Lyriks, una piccola casa editrice calabrese diretta da Nino Cannatà. Mi piace ricordare Sante Notarnicola con questi suoi versi: 

“I guardiani saccheggiarono le celle 
“Da oggi un solo libro! Lo scelga…” 
Il vocabolario mi sembrò la scelta più ragionevole: 
per pensare, per amare, odiare e resistere… e magari 
vivere la notte e consumarla tutta intorno ad una sola parola”. 

Vittorio Curci


Articolo pubblicato su La Repubblica, il 29 Marzo 2021